“Dal nono Rapporto Nazionale sulla Condizione dell'Infanzia e dell'Adolescenza, presentato stamane dall'Eurispes e dall'associazione Telefono Azzurro, emergono molti motivi di allarme. A cominciare dalla povertà infantile, molti più diffusa in Italia che negli altri Paesi europei: mentre in Europa è povero un bambino su cinque, in Italia è a rischio uno su quattro. Poi c'è il bullismo, sempre più minaccioso. E per gli adolescenti è allarme alcolismo.”
Fonte: http://www.repubblica.it/2008/11/sezioni/cronaca/eurispes-infanzia/eurispes-infanzia/eurispes-infanzia.html
Ciò che deriva dal nuovo Rapporto Nazionale sulla Condizione dell’ Infanzia e dell’ Adolescenza è che per i bambini italiani è allarme rosso.
Uno dei maggiori problemi che li riguarda è quello della povertà che in Italia colpisce sempre più famiglie anche appartenenti al ceto medio per cui i genitori non possono più garantire ai propri figli un’ attività sportiva pomeridiana o, per esempio, le gite scolastiche. Secondo l'Eurispes, infatti, l' "Italia è tra i Paesi Ue in cui è più alta la percentuale di bambini che vivono in condizioni di precarietà (25%)".
Quello riguardante il bullismo è sicuramente un altro dei problemi da non sottovalutare poiché secondo il rapporto un bambino su quattro ne è vittima, soprattutto per quanto riguarda i bambini maschi.
Di seguito poi il rapporto nazionale spiega che le paure più diffuse tra i bambini sono quelle di venire rapito, essere avvicinato da uno sconosciuto o di essere coinvolto in un attacco terroristico.
Ciò che allontana i bambini dall’ innocente mondo dell’ infanzia sono inoltre i videogiochi violenti, alcune volte l’alcolismo dato che a seguito di alcune ricerche è stato stimato che alcuni cominciano a bere alcol a 11 o a 13 anni e il fatto che ormai a 6 anni un bambino possiede già un telefono cellulare.
Dal momento che i bambini italiani sono il futuro del nostro Paese, urge trovare una soluzione. Secondo me la più ovvia e la più efficace è quella di fare in modo che i genitori prendano atto del fatto che sia necessario rivedere l’ educazione dei propri figli così da poter migliorare la soluzione. I bambini di oggi sono abituati sempre più ai cambiamenti: a scuola incontrano compagni stranieri, usano internet come unica fonte di informazione o passano giornate intere a giocare con la playstation. Il problema è che i genitori non sono altrettanto svelti ad adeguarsi al cambiamento.
Gli adulti dovrebbero essere una sorta di guida per i più giovani e quindi lasciare che un bambino trovi le risposte alle proprie domande su internet anziché chiedere ai genitori, non mi sembra una scelta molto intelligente.
-Claudia-
un mondo a colori
16 anni fa
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