mercoledì 12 novembre 2008

ancora eutanasia: Eluana Englaro


In un sito del quotidiano “ il sole 24 ore” ho trovato un articolo riguardo al caso di eutanasia che ha totalmente investito, almeno in questi giorni, Eluana Englaro (nella foto) e la sua famiglia. Il giornalista, dopo aver spiegato che Eluana è in coma vegetativo da circa 17 anni a causa di un incidente d’ auto, ha scritto che il padre già parecchi anni fa aveva chiesto inutilmente la possibilità di “staccare la spina” e quindi di porre fine alle sofferenze di sua figlia.
In questi giorni il dibattito riguardo questa possibilità è stato riaperto.
Il Vaticano, per voce del cardinale Barragan, presidente del pontificio consiglio per la salute, sostiene che interrompere le cure di Eluana sarebbe una mostruosità e un assassinio; i genitori delle ragazza e i suoi avvocati invece credono che sia giunta l’ ora di porre fine a questa storia per evitare ulteriori sofferenze dal momento che il coma è irreversibile.
L’ ultima parola spetta comunque alla Cassazione che entro una settimana dovrà decidere con quale parte schierarsi.

Quello dell’ eutanasia è sempre stato un tema molto discusso perché credo sia molto difficile decidere da che parte schierarsi. Secondo me è necessario prendere in considerazione tutti i pro e i contro perché ogni affermazione che viene rilasciata riguardo all’ eutanasia dice qualcosa di vero e credo anche che per poter averne un’ opinione certa sia necessario trovarsi nella situazione della famiglia di Eluana perché l’ opinione di chi non ne è coinvolto in prima persona è solo di natura teorica e non rispecchia sempre la realtà.
Per quanto quindi possa essere realistica la mia opinione, posso affermare di essere favorevole all’ eutanasia solo nel caso in cui il paziente abbia espresso questa possibilità, prima di entrare in uno stato di coma, nel testamento biologico.
Infatti penso che ognuno di noi debba avere il diritto di poter decidere se e quando porre fine alla propria vita, ovviamente nei limiti del possibile. Vivere attaccati ad una macchina non è vivere, perlomeno non nel vero senso della parola.

-Claudia-


1 commento:

Chiara ha detto...

Il dibattito sull'Eutanasia soprattutto in quest'ultimo periodo sta crescendo in modo esponenziale (parlando alla Gaffuri!)e già da questo si può capire che il tema da affrontare è molto complesso. Io credo che, come hai detto tu, ogni caso va innanzitutto conosciuto bene e poi valutato singolarmente quindi esprimere un si o un no netti è, a mio parere, un po' superficiale e troppo generalizzato. Io mi chiedo: Può l’eutanasia, che è una questione privata, un dramma della persona che sceglie di condividerlo con i propri cari, con il proprio medico, o con se stesso, diventare affare di Stato? Secondo me no ed è proprio per questo che, rimendo nella "generalizzazione", posso dirti che io sono a favore dell'eutanasia.